lunedì 28 maggio 2012

Questo mese in DVD: Sherlock Holmes – Gioco di ombre


Uscito a maggio in DVD e reperibile anche in edicola allegato ad una famosa testata, recuperiamo SHERLOCK HOLMES – GIOCO DI OMBRE.
I più hanno osannato l'ottima qualità del sequel, ritenendolo all'altezza del primo film girato da Guy Ritche e istrionicamente interpretato da Robert Downey Jr. e Jude Law (leggi anche la mia precedente recensione qui).
Di fatto, gli ingredienti per fare un buon sequel c'erano tutti: nuovo e più complesso mistero da risolvere, nuove ambientazioni, nuovi personaggi di contorno, “nuovo” cattivo - o meglio, svelarsi del cattivo/cattivissimo con tanto di scontro diretto con l'eroe.
Per molti è risultato soddisfacente il mix tra la vecchia squadra vincente e i nuovi elementi, con tanto di copiosa farcitura di effetti speciali.
Io sono uscita dal cinema meno entusiasta di quanto pregustassi.
Sia chiaro. Il film mi ha divertita e non mi sento di sconsigliarlo in toto, ma davvero attendevo il regista sul banco di prova e non posso essere soddisfatta del suo strafare.
Se nel primo Sherlock c'era un buon equilibrio tra il mettere in risalto protagonista e comprimari senza trascurare il fascino della trama e dell'ambientazione, qui la complessità della storia (con tanto di intrigo internazionale), il numero elevato di diverse ambientazioni, l'eccessivo uso di action ed esplosivi prendono il sopravvento su tutto il resto, a discapito dei personaggi.
Seppure Sherlock/Downey Jr. ha sempre il suo fascino da mattatore e Watson/Law resta un'ottima spalla, sembra che il “gioco di ombre” sia quello del regista che, lasciandosi prendere la mano dalla molta carne al fuoco, offusca i suoi protagonisti.
Mi resta l'idea di un film ruffiano, dove si è ripresentato (in modo rassicurante) quanto di riuscito c'era nel primo episodio (compresi sceneggiatura, colonna sonora, montaggio) dilatandolo a dismisura e strizzando l'occhio al pubblico pagante di ogni ordine e grado.
Tutto buono, per carità, ma tutto senz'anima, senza il vero gusto per la novità che era caratteristica peculiare del primo Sherlock Holmes. Cosicché, alla fine, quantità batte qualità.
Restano comunque 129' di gustoso divertimento - tra raffinata parlantina, rutilanti inseguimenti, esplosioni mozzafiato e persino ammiccamenti omosex (perché non ci siamo fatti mancare proprio nulla in questa traboccante sceneggiatura) - perciò adatto a una serata sul divano.
Basta che non vi aspettate il sequel capolavoro.

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