lunedì 9 ottobre 2006

Questione di buon gusto (Lady in the Water)

Sono uscita dalla sala con la piacevole sensazione di essermi tolta uno sfizio, come quando si mangia un gelato con tutti i tuoi gusti preferiti. E Lady in the Water, di gusti, ne appaga parecchi. Il gusto per il mistero, il mito, la fiaba: il tema del soprannaturale nel quotidiano ritorna in modo mirabile, andando a risvegliare il bambino ch'é in noi e ridando speranza all'adulto disilluso che siamo diventati. Il gusto per l'ironia: già all'apparire dei primi personaggi s'intuisce che non mancherà un pizzico di ridicolo, ma di quello sano, che ci fa sorridere in modo intelligente. Il gusto per la suspance: 3 o 4 salti sulla poltrona sono più che garantiti e al momento giusto, sia che vengano preparati da sapienti inquadrature, sia che arrivino del tutto inaspettati. Il gusto per la buona recitazione: Paul Giamatti è indubbiamente bravo e assolutamente perfetto nel ruolo del protagonista, affiancato da una magnetica Bryce Dallas Howard e da molti colleghi che fanno bene il loro mestiere anche in pochissime inquadrature... Insomma, 10 e Lode a Shyamalan: la morale di Lady in the Water non sarà nuova, ma ha un valore ottimo, che viene rinverdito ed esaltato da un film che sa di buono nel suo complesso (regia, sceneggiatura, intera confezione tecnica...). E anche un grazie a questo regista che stavolta ha saziato un po' tutti gli appetiti: quelli del cuore e quelli della mente.
Pubblicato anche su MyMovies