sabato 26 maggio 2012

QUASI AMICI = quasi capolavoro


E' curioso come la combinazione di parole chiave adatta a descrivere questo film potrebbe essere “perfetto equilibrio” quando tutto ruota intorno all'imperfezione e al disequilibrio, alla rottura degli schemi e all'asimmetria.
La storia di Philippe, vedovo cinquantenne, colto, ricchissimo, tetraplegico a causa di un incidente, che sceglie come aiutante personale Driss, ragazzo senegalese della periferia di Parigi, squattrinato, disoccupato e appena uscito di galera, presentava ad ogni passo l'insidia di stucchevoli scivolate nel lacrimevole, nel melenso e nel ridicolo.
Ma la misura sublime trovata nel combinare trama (basata su una storia vera), regia, sceneggiatura e interpretazione ci regalano alla fine un cocktail irresistibile, una commedia brillante senza pecche, squisita in tutte le sue parti.
Dal perfetto equilibrio, appunto.
Non una parola, una scena, una battuta di troppo per raccontarci l'incontro tra due ambienti, due culture, due mondi, due esseri umani tanto diversi tra loro, ciascuno dei quali riuscirà a cambiare l'esistenza dell'altro donandogli la parte migliore di sé.
Divertente senza scadere nel futile e toccante senza sfociare nel melodrammatico, QUASI AMICI non corre il rischio di annoiare, lasciandoci uscire dalla sala stupiti e deliziati, col cuore più leggero e il sorriso negli occhi.
Segnalo in particolare la bella sequenza iniziale, la serata all'opera e la rasatura.
Poi l'ottima colonna sonora e la bravura dei protagonisti: nel ruolo di Philippe, impeccabile François Cluzet il cui volto, per forza di cose, dice tutto e sorprendente Omar Sy (Driss), che col suo sorriso, la sua naturalezza e la sua presenza scenica tutto travolge.
Entrato nella classifica IMDb dei 100 film migliori di sempre, QUASI AMICI è ancora nelle sale delle grandi città da fine febbraio pur essendo in maggio. E allora che aspettate? Buona visione.

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