mercoledì 14 luglio 2010

BRIGHT STAR

Mrs. Jane Campion, col suo cinema, è grandemente abituata a tradurre le immagini in poesia.
Stavolta si cimenta con maestria nell'impresa opposta: traduce la poesia di John Keats in immagini.
E poiché la storia narra il nascere, il crescere e l'espandersi in modo esponenziale di un amore travolgente e totalizzante tra un grande poeta e la sua fulgida musa ispiratrice, il rischio di cadere nel melenso era in agguato.
Ma la Campion evita di far colare miele da ogni fotogramma in modo talmente sobrio e rigoroso da risultare fin troppo asciutto.
Quasi ci fa sentire la mancanza di qualche sospiro in più, dato che la sua cinepresa non si concede neanche un istante oltre il necessario per indugiare sulle scene più romantiche, o sui panorami più coinvolgenti, o sui volti intensi dei bravi protagonisti.
Resta sempre concentrata solo sull'essenza (e solo sull'essenziale) dei giovani e puri Fanny Browne e John Keats.
Lei, figlia maggiore di una vedova, ragazza dal carattere forte, civettuolo e appassionato, che scopre la forza incomprensibile della poesia e il fascino dell'autore, sfidando le convenzioni d'inizio Ottocento pur di vivere liberamente il suo amore.
Lui, spiantato genio incompreso, talentuoso creatore di musica in parole, inconsapevole promotore di un rivoluzionario movimento letterario (il Romanticismo, appunto), che resta incantato, ma anche ispirato, da una fanciulla bella e singolare per la sua lunaticità e avidità di sapere e di passione.
La regista ci racconta l'impossibilità di consumare in pienezza e armonia un grande amore, ostacolato principalmente dai pochi mezzi e dalla salute precaria del giovane poeta, con un'ambientazione e dei ruoli di contorno ridotti all'osso.
Forse compie questa scelta perché non distogliessimo troppo l'attenzione dal cuore pulsante nelle parole dello stesso Keats, che da sole bastano, in un paio di sequenze, a riempire una stanza o l'intero grande schermo.
Per la bravura degli attori (Abbie Cornish è davvero luminosa), per il rigore della forma e per capire cos'è il vero amore romantico (nel senso migliore del termine, che purtroppo abbiamo dimenticato), questo film merita di essere visto.
Magari un filino di miele in più, anche in dose minima, non avrebbe guastato, e se ve lo dice una che guarda volentieri anche un Terminator Salvation o un Fight Club... :-)
Pubblicato anche su MyMovies

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