Prendete l'umorismo un po' greve di Animal House, quello più elegante e sottile di Fandango e un pizzico di surreale da Cose molto cattive. Ora shakerate il tutto.
Se siete degli abili barman, ne verrà fuori il perfetto cocktail che il regista Todd Phillips e gli sceneggiatori Jon Lucas e Scott Moore hanno saputo servire a noi che ci ubriachiamo col grande schermo.
Regalandovi la visione di questa folgorante commedia, uscirete dal cinema ebbri di contentezza.
Proibito essere astemi quando gli ingredienti del cocktail sono montaggio ritmato, attori in parte, battute brillanti, situazioni paradossali e risate, risate e ancora risate. Sane, genuine e gustosissime.
Il pretesto del viaggio-sballo per l'addio al celibato non è nuovo, nella filmografia americana. Ma qui è reso originale dalla solidità di una sceneggiatura e dal brio di una regia che non ti lasciano un minuto di pausa, trascinandoti in una corsa contro il tempo e a ritroso, in una giostra popolata da personaggi di volta in volta assurdi, imprevedibili e, comune denominatore, divertentissimi. Sembrava la solita commediola senza sostanza, e invece no, la sostanza c'è e ha un buon sapore.
Bevete d'un fiato Una notte da leoni: sbornia sì, ma di classe!
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